Riusciranno i nuovi curatori Claudio Spadoni e Giorgio Verzotti a mantenere e anzi migliorare la qualità della fiera? Si sono concentrati quest'anno sul tema del genio italiano. Un patrimonio da difendere ancora di più adesso che a minacciarlo c'è anche la crisi. Grande spazio dunque ai grandi artisti italiani contempranei, senza dimeticare però le tendenze e i giovani. Oltre alle gallerie esposte in Fiera, verranno allestie delle mostre in parallelo alla kermesse. E l'ormai tradizionale Art white Night, vera e propria notte bianca delle gallerie cittadine in programma sabato 266 gennaio, permetterà a 13 gallerie di restare aperte fino a mezzanotte.
Quest'anno però la città sarà più che mai protagonista. Grazie ad Art City, un progetto coordinato dal direttore dell'Istituzione Bologna musei, Gianfranco Maraniello, che mette insieme Comune, Università, Pinacoteca, Accademia di belle arti, Cineteca, le Fondazioni Carisbo e del Monte, le associazioni delle gallerie d'arte, Confcommercio e enti privati. Per muoversi e girare Bologna, ci sarà l'Art city bus: partirà dal quartiere fieristico, per poi fare sei fermate Museo della storia di Ustica in via Ferrarese, Pinacoteca in via Irnerio, Mambo in via Don Minzoni, Villa delle Rose in via Saragozza, Centro storico in via Farini-via Carbonesi.
Per tutte le informazioni: http://www.artefiera.bolognafiere.it/home/776.html
